Roma 18 Maggio 2010 (Corsera.it)
Auto blu per i politici in luogo di carri blindati sicuri per i nostri soldati.
Sono stati massacrati quattro soldati italiani:Massimiliano Ramadù di 33 anni è morto insieme al suo compagno capolralmaggiore Luigi Pascazio di appena 25 anni.I feriti sono Gianfranco Scirè di 28 anni e Cristina Buonacucina caporale di 27 anni.Adesso i giornali italiani piangono questi nostri ragazzi,ci sono grandi titoli,lacrime di coccodrillo,la Patria si stringe intorno a loro.Ma l'ignavia del Ministero della Difesa è evidente,lo ripetiamo da anni che i nostri mezzi militari sono inadatti alle esigenze della guerriglia terroristica.Questi due ragazzi sono morti dentro un carro lince,colpiti da una granata ad altissimi potenziale.Sono morti in pattugliamento.Potevano o avrebbero incontrato la morte altrove,in situazioni magari anche più banali,ma dentro un carro che doveva proteggerli è sicuramente una beffa del destino.
L' Italia sopporta un costo altissimo per le auto blu,sono centinaia e centinaia,e non riesce a dotarsi di mezzi militari moderni per proteggere le nostre truppe in missione.A che razza di gioco giochiamo caro Ministro Umberto Bossi?
KABUL - Due soldati italiani del contingente Isaf impegnato in Afghanistan sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti nell'esplosione di un ordigno. L'attacco è avvenuto nella zona nord-orientale di Herat. Le vittime sono il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni, di Velletri, in provincia di Roma, e il caporalmaggiore Luigi Pascazio, 25 anni, della provincia di Bari. I feriti sono Gianfranco Scirè, che ha 28 anni e viene da un paesino vicino a Palermo, e Cristina Buonacucina, caporale, 27 anni, originaria di Foligno. Il primo ha una frattura tibio-tarsica, la soldatessa una doppia frattura alla vertebra lombare e alla caviglia.L'attentato. I quattro erano a bordo di un blindato Lince in una colonna di 130 veicoli diretti verso la località di Bala Murghab quando è esploso un ordigno rudimentale (ied) ad altissimo potenziale, di quelli usati spesso per attacchi contro le forze internazionali in Afghanistan. I feriti sono stati immediatamente portati all'ospedale da campo di Herat con elicotteri di ISAF e rientreranno in Italia il prima possibile. Le salme di Ramadù e Pascazio saranno rimpatriate mercoledì
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