Se lo aspettava o non se lo aspettava? Forse ha avuto troppa fretta La Stampa di Torino pubblicando, 4 ottobre 2008, in prima pagina una gigantesca foto dell’ex presidente della federcalcio con un titolo eloquente “ Per calciopoli a giudizio in 24: da Moggi a Della Valle. Carraro, l’eterno prosciolto”. Immagino che se l’aspettasse il suo collegio difensivo. I PM della Procura della Repubblica di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci ci vanno giù con la mano dura. Hanno chiesto l’annullamento della sentenza di proscioglimento formulata dal giudice dell’udienza preliminare ( gip). Quali i punti di forza del ricorso in Cassazione? Omessa valutazione di una parte della documentazione prodotta dalla pubblica accusa e carenza di motivazione del proscioglimento. I supremi giudici accoglieranno il ricorso? A mio parere si. In questo caso le ipotesi sono due. Gli atti ritornano al gup oppure la Cassazione riformula la sentenza disponendo il rinvio a giudizio. Ipotesi quest’ultima che credo sia percorribile se effettivamente la pretesa ignoranza sostenuta dai PM da parte del gup di alcuni documenti processuali o parte di essi risultasse determinante per la riformulazione della sentenza di proscioglimento. La colpevolezza di Carraro è tutta da dimostrare e un eventuale rinvio a giudizio da parte del gup o della Cassazione non è che un passaggio processuale. La certezza della non colpevolezza si accerta soltanto in dibattimento in Tribunale e nei successivi gradi del giudizio. C’è poi la via d’uscita dell’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Insomma alla fine dei conti, Carraro non ha nulla da temere. E’ rimasto impigliato in una brutta vicenda dove sono imputati 24 personaggi del mondo del calcio nazionale. Undici di costoro hanno chiesto il rito abbreviato. Le accuse più pesanti associazione per delinquere e frode sportiva in concorso. Il proscioglimento di Carraro dimostra allo stato attuale la sua estraneità ai fatti contestati ai 24 imputati oppure l’irrilevanza per il profilo penale dei suoi comportamenti. Ciò che a lui è stato attribuito dai PM non costituisce reato.Vedremo il prosieguo di questa vicenda che se non si risolvesse positivamente renderebbe opache le non sopite ambizioni di Carraro nell’olimpo sportivo.
Renato Corsini.
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