La vittima era sposata e madre di un bambino e risiedeva nel Canton Ticino, vicino a Mendrisio. Ieri i carabinieri, in stretta collaborazione con la polizia elvetica, hanno finalmente dato un nome e un cognome a quella che inizialmente sembrava una ragazza dell'Est e secondo le prime ipotesi anche una escort.
A riconoscere la vittima è stato il fratello della 36enne, al quale sono state mostrate le foto della donna diffuse dagli investigatori: il volto, i due piccoli tatuaggi che raffigurano un sole e un cupido, e il braccialetto che aveva al polso.
E' probabile che la donna sia stata uccisa con un colpo alla nuca inferto da un corpo contundente, poi sgozzata con un profondo taglio da parte a parte, e gettata in acqua, ma parecchie ore dopo la morte. Inserisci il testo della notizia
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