MILANO (Reuters) - La popolarità del governo guidato da Silvio Berlusconi è scesa al 39%, uno dei livelli più bassi mai registrati, dopo le controverse vicende dell'ammissione delle liste del Pdl alle elezioni regionali di fine marzo.
E' quanto emerge da un sondaggio Ispo per il Corriere della Sera, realizzato il 3-4 marzo scorso, su 805 persone, oggi pubblicato dal quotidiano milanese.
"Come in molti avevano previsto, le convulse vicende di questi giorni riguardo alla presentazione delle liste per le regionali, hanno finito con l'influire negativamente sul grado di popolarità del governo. Facendolo ulteriormente calare - dopo la diminuzione già rilevata il mese scorso - di altri quattro punti", scrive Renato Mannheimer di Ispo sul quotidiano.
L'indice di consenso è sceso poco sotto il 39%. A dicembre, subito dopo l'aggressione a Silvio Berlusconi in piazza del Duomo a Milano, l'indice aveva superato il 50%.
"Siamo giunti dunque a uno dei livelli più bassi mai registrati per l'esecutivo di Silvio Berlusconi", scrive il sondaggista.
Ieri -- in una giornata di vibranti proteste del centrosinistra, che ha annunciato una manifestazione sabato prossimo a Roma -- il Tar della Lombardia ha ammesso alle elezioni regionali del 28-29 marzo il listino del governatore uscente Roberto Formigoni che era stato escluso per irregolarità nelle firme.
Nella vicenda è entrato ieri anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha difeso in una lettera aperta la sua decisione di firmare il decreto varato venerdì sera dal consiglio dei ministri per fornire ai Tribunali amministrativi una interpretazione della legge utile a risolvere il caso delle liste Pdl.
CROLLO TRA CHI VOTA LEGA
Si attende invece per domani la camera di consiglio del Tar del Lazio sulla lista per la provincia di Roma della candidata del Pdl Renata Polverini, esclusa perché presentata oltre la scadenza ufficiale.
Comments (0)