Roma 20 febbraio 2010 (Corsera.it)
La paura fa quaranta e Silvio Berlusconi ha capito perfettamente che lo scandalo che ha travolto la Protezione Civile è soltanto l'inizio di una nuova tangentopoli,in una forma ancora più recidiva,perchè ha fatto fuori la logica dei partiti,sviluppando un mostro trasversale,unico,organico al sistema del potere.Gli italiani accettano molte cose,ma sono intolleranti al potere che frega,quello che ...
.....ti spoglia dei tuoi denari per ingrassarsi a suon di champagne e mignotte.La clessidra di Guido Bertolaso segna il passo,entra in quel frullatore fatto d'odio,dove tutto può capitare e anche il leader maximo lo sa bene.Lo scandalo Protezione civile è un maledetto virus zeppo di grassatori,ladri e mignotte,che a portare fuori di casa la faccia c'è da avere la faccia di bronzo.(Corsera.it)
Da altra fonte Il Corriere della Sera.ROMA - Una nota scritta di suo pugno, per evitare fraintendimenti. Berlusconi difende Verdini e attacca chi usa la stampa per giochi di potere personali. Nelle parole del premier c'è anche un allarme: così si rischia di incidere negativamente sul risultato elettorale.
«Pur avendo in passato criticato il malvezzo dei giornali di attribuirmi virgolettati e pensieri mai espressi credo che la responsabilità non sia più solo della stampa ma di chi la usa per giochi di potere personali, per cercare di indebolire chi, proprio come l'on. Verdini, si è speso e si spende giorno per giorno per costruire la struttura del Popolo della Libertà, lavoro storico e difficile, difendendolo con determinazione dagli attacchi esterni e, magari, interni». «Per cercare di colpire un galantuomo come l'on. Verdini - aggiunge la nota- si rischia di incidere negativamente su un risultato elettorale che si annuncia in ogni caso come ampiamente positivo. Confermo quindi a Denis Verdini la mia amicizia e la mia piena fiducia».
NON SONO PREOCCUPATO PER LE INCHIESTE - «Non solo assolutamente preoccupato per le inchieste» su appalti e Protezione civile. «Sono casi singoli» aveva assicurato in precedenza Silvio Berlusconi uscendo dalla sua residenza romana a Palazzo Grazioli. «Non ho alcuna preoccupazione», ha affermato Berlusconi. «Ci sono casi singoli come ci sono nelle aziende, nei carabinieri, ovunque. Come ho detto l'altro giorno e ci sono state anche ironie a riguardo, è statisticamente provato che su cento persone, qualcuno fa il proprio interesse in maniera non legittima. Càpita sempre una cosa del genere».
DDL CORRUZIONE: «IO A PROPORLO» - «Tutto il governo è stato concorde per rendere più articolato il disegno di legge contro la corruzione: la prossima settimana penso che sarà pronto. Sono stato io a volerlo», ha reso noto il premier, «io a proporlo e io poi, a seguito della discussione approfondita che si è svolta in Consiglio dei ministri, a ritenere che poteva essere migliorato». Sul disegno di legge sulle intercettazioni, il presidente del Consiglio ha detto che proseguirà con l'esame al Senato e poi «abbiamo la riforma della giustizia che è fondamentale».
PDL: NESSUN CAMBIAMENTO - Berlusconi a Palazzo Grazioli in mattinata aveva incontrato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, toccati dalle inchieste. «Non ci saranno cambiamenti ai vertici del partito, le notizie su cambi sono prive di fondamento. Non so da dove arrivino, ma è una disinformazione che i giornali fanno». Alla domanda se ci sia qualcosa nel partito che non lo soddisfi, Berlusconi ha risposto: «Non trovo assolutamente cose di cui preoccuparmi e che vanno cambiate. Si cerca sempre di migliorare, ma non c'è nulla che possa far pensare a qualcosa di traumatico perché non esiste nessuna necessità di farlo».
LA RUSSA: «IO TROPPO BRAVO?» - A Berlusconi sul Pdl ha indirettamente risposto Ignazio La Russa, in occasione dell’inaugurazione del museo del Risorgimento a Milano. «A volte sui giornali mi trovo una specie di alone di imperfezione: mi contestano di essere troppo bravo e che devo fare un passo indietro», ha detto il ministro della Difesa, che è anche co-coordinatore del Pdl. «È un partito nato sei mesi fa con un gran successo. C’è sempre qualcosa da fare e da migliorare. Se c'è da fare un passo indietro, sono pronto a farlo».
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