Milano 15 Febbraio 20101 (Corsera.it)
«Non c'è ragione di dubitare a priori della sincerità e della trasparenza nei conti di alcuni Paesi». Così Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, ha risposto a una domanda durante un'intervista all'emittente televisiva francese LCI ripresa dalla Bloomberg.
«LA GRECIA DEVE
CORREGGERSI» - Nel corso del programma Trichet aveva stigmatizzato che la Grecia deve rimediare ai suoi errori, che non sono tollerabili per la stabilità finanziaria dell'area euro. «La Grecia deve correggere quello che è stato fatto nel passato e che era incompatibile» con le regole dell'euro. La politica fiscale greca del passato «non era tollerabile e non avrebbe dovuto essere tollerata», ha precisato il presidente dell'Eurotower, che ha precisato come l'impegno a sostenere la Grecia, preso dai governi europei al Consiglio Ue della scorsa settimana, sia «importante». Secondo il giornale Handelsblatt, l'Ue e la Bce non sarebbero comunque d'accordo sui tagli al deficit che Atene deve realizzare: la Bce - scrive il giornale - chiede un impegno a tagliare il deficit con più decisione, e vorrebbe dalla Grecia un aumento delle tasse sul valore aggiunto, sull'energia e sui patrimoni più elevati.
NON C'E' RISCHIO CONTAGIO - Non c'è invece motivo per avere dubbi sugli altri Paesi dell'euro dopo la crisi dei conti pubblici greci, ha sottolineato Trichet, che ha lodato l'autonomia di Eurolandia ribadendo che non c'è bisogno di aiuti da parte del Fondo monetario internazionale. Quanto alle misure di risanamento, Trichet ha detto che è preferibile tagliare la spesa piuttosto che aumentare le tasse.
Comments (0)