LA REPUBBLICA.Il governo di Teheran chiama il nostro ambasciatore. Il ministero degli Esteri iraniano ha convocato domenica l'ambasciatore italiano a Teheran, Alberto Bradanini, per trasmettergli una protesta ufficiale per le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nella recente visita in Israele. Lo hanno riferito oggi all'ANSA fonti locali attendibili che hanno voluto mantenere l'anonimato.
L'assalto. La manifestazione dei basiji iraniani è iniziata verso le 14,45, ora italiana, le 16,15 di Teheran. Sono stati lanciati sassi ed altri oggetti: i manifestanti hanno provato a ROMA - Decine di miliziani basiji, che non fanno parte delle forze armate iraniane, ma solo sostenitori del governo del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, hanno tentato di dare l'assalto all'ambasciata italiana a Teheran, lanciando pietre e al grido di "Morte all'Italia, morte a Berlusconi" . La notizia è stata data, durante un'audizione in Senato, dal ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha annunciato di aver dato disposizione al nostro ambasciatore a Teheran, Alberto Bradanini, di non partecipare alle cerimonie di giovedì in occasione del 31mo anniversario della Repubblica islamica. Manifestazioni analoghe sono avvenute anche davanti le ambasciate di Francia e Olanda.
La difesa della polizia iraniana. E' stato Franco Frattini a precisare che sono statiproprio gli agenti della polizia iraniana a "scongiurare l'assalto vero e proprio all'ambasciata" italiana. Ed ha assicurato che, grazie a questo intervento, "non ci sono danni seri" alla nostra sede diplomatica.
divellere un cartello stradale, ma sono stati contenuti dalla polizia che, come in altre occasioni, in qualche modo fa da "cornice" a queste manifestazioni. Da tre anni non c'erano manifestazioni contro l'ambasciata italiana, mentre sono continuate quelle contro sedi di altri paesi. Lo stesso gruppo di manifestanti, dopo 20 minuti ha lasciato la sede diplomatica italiana e si è spostato verso quelle di Olanda, Germania e Gran Bretagna.
Gridavano: "E' solo l'inizio". I manifestanti che hanno organizzato la protesta, prima di andarsene hanno gridato: "Se non cambierete, questo è solo l'inizio". Lo hanno riferito fonti diplomatiche italiane. Le stesse fonti hanno detto che una pietra è stata lanciata contro la sede diplomatica, ma non ha raggiunto il muro di cinta. Alcuni manifestanti hanno divelto il cartello con la scritta "Via Roma", una stradina che corre a fianco dell'ambasciata italiana, che era circondata da un folto schieramento di polizia.
Frattini ha annunciato che è in atto "una consultazione europea per capire se vi sarà una sorta di osservazione diplomatica da parte delle cancelliere europea, ma credo che quello che è stato deciso dall'Italia sarà condiviso da altri Paesi, come Germania e Gran Bretagna".
Cosa sono i basiji. Sono una forza paramilitare fondata dall'Ayatollah Khomeini nel 1979. Il basij sono di fatto una organizzazione di supporto e alle dirette dipendenze dell'Esercito dei Guardiani delle Rivoluzione Islamica iraniana, quelli comunemente conosciuti come pasdaran. In origine erano giovanotti di sesso maschile, considerati di età ancora immatura oppure troppo anziani per il servizio militare. Hanno avuto un ruolo importante durante la guerra Iran-Iraq per l'arruolamento dei volontari che si rendevano disponibili per attacchi a ondate contro gli Iracheni, in particolare nell'area di Bassora.
Nella fase attuale la forza paramilitare viene impiegata per lo più come supporto alla polizia nell'ordine pubblico, oppure per organizzare le cerimonie religiose pubbliche dove svolgono attività di vigilanza sul rispetto della "morale islamica" e per prevenire e se necessario reprimere ogni forma di dissenso

Comments (0)