Roma 13 Ottobre 2009 (Corsera.it)
Altra Fonte Il Corriere della Sera.ROMA - Lutto nel mondo del nuoto: è morto Alberto Castagnetti. Il commissario tecnico della nazionale italiana, che aveva 66 anni, era stato operato nei giorni scorsi al cuore. «Sono scioccata, è una notizia che mi lascia sconvolta» ha detto molto emozionata la campionessa olimpica Federica Pellegrini, che ha appreso della morte del ct azzurro e suo allenatore mentre era in compagnia del fidanzato Luca Marin. «La notizia - ha detto la Pellegrini - si è rincorsa come un tam tam e in questo momento non trovo le parole».
ROSOLINO - «Lo sport perde un amico e un grande professionista: è un giorno molto triste perchè non solo il nuoto ma tutto il mondo dello sport perde un amico del bordo vasca, un grande professionista». Queste le parole del nuotatore azzurro Massimiliano Rosolino a CNRmedia. «Castagnetti era una persona che si distingueva per la sua allegria e per l'entusiasmo che ancora aveva dopo anni di lavoro - ha spiegato - Una cosa che tutti i ragazzi dovrebbero seguire nei loro allenamenti».
PETRUCCI - Appresa la notizia, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, si è detto «scioccato, incredulo». «Fatico a trovare le parole - ha dichiarato. - In questo drammatico momento il mio primo pensiero è rivolto alla famiglia, alla quale a nome dello sport italiano porgo le più sentite condoglianze. Non è un mistero che Castagnetti era una persona che stimavo come uomo e come tecnico. Non sono io a dover ricordare i suoi successi e le medaglie che ha regalato allo sport italiano, che sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo perso un campione al quale tutti dobbiamo riconoscenza per le emozioni che ci ha regalato. Addio Alberto, ci mancherai». «Mi mancherà non tanto il tecnico quanto l'uomo - dice il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi -. Castagnetti era una persona con la quale era piacevole conversare di tanti argomenti, non soltanto di sport. È stato un genio da Commissario Tecnico e ci ha fatto gioire come nessun altro nella storia del nuoto. Avevamo tanti progetti per il futuro, tante idee da sviluppare. Con la sua improvvisa scomparsa, Alberto lascia un vuoto incolmabile nel Coni, nella Federazione, nei suoi atleti. E noi che gli abbiamo voluto bene ci sentiamo tutti più soli».
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