Roma 1 Novembre 2009- Corsera.it- di Matteo Corsini.(riproduzione riservata)
Emma Marcegaglia spara a zero contro la spesa pubblica improduttiva e fa bene il Presidente di Confindustria a reclamare di diritto la diminuizione del peso fiscale alle imprese,perchè il fardello del carrozzone pubblico è principalmente politico.La politica corrotta ha creato un mostro della Pubblica amministrazione fatto di ...
....fannulloni e perditempo,gente che ti irride e dorme mentre tu fai la fila in attesa dei tuoi documenti.
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ALTRA FONTE LA REPUBBLICA .nfindustria Emma Marcegaglia torna a chiedere una riduzione del peso fiscale sulle imprese, nonostante il recente no del ministro dell'Economia Tremonti, sostenendo che "la politica degli sgravi fiscali può conciliarsi con quella del rigore", purché si provveda a un severo taglio della "spesa pubblica improduttiva". Alla politica Confindustria chiede soprattutto serietà: "Questo paese ha bisogno di tornare ad essere un paese serio". E' il momento di "scelte importanti", la crisi economica è in una fase in cui sono necessarie "riforme anche impopolari, anche difficili" e servono "tutti gli sforzi possibili per non rimanere ancora indietro, dobbiamo lavorare tutti insieme perché ci giochiamo il futuro del Paese".
Marcegaglia offre collaborazione, facendo appello a una convergenza tra le forze politiche ed economiche, per uscire dalla crisi e per rilanciare il Mezzogiorno, al centro della due giorni a Capri dei Giovani Industriali: "Per il Sud servono politiche ordinarie, non straordinarie, fatte con intelligenza e serietà", afferma il presidente di Confindustria, facendo appello a "una classe politica che non sia interessata al malaffare ma ai cittadini e alle imprese".
Rigore e rilancio dell'economia, secondo Marcegaglia, non sono inconciliabili: ''In queste settimane si è creata una situazione in cui pare che ci sia una contrapposizione tra il partito della spesa da una parte e il partito del rigore dall'altro. Io penso che c'è un modo per unire le due cose, vale a dire trovare i soldi e fare investimenti in ricerca e innovazione, infrastrutture e sgravi fiscali e, nello stesso tempo, non 'spaccare' i conti pubblici''.
Secondo Confindustria, infatti, è possibile attraverso una politica oculata tagliare la spesa pubblica improduttiva per almeno 17 miliardi di euro. "Per esempio - suggerisce Marcegaglia - abbiamo fatto delle ricerche sugli acquisti che fa la Pubblica Amministrazione. Se tornassimo ai livelli del 2000, al netto dell'inflazione, potremmo ridurre i costi di 11 miliardi di euro, un'enormità. E se accorpassimo prefetture e province risparmieremmo altri 4 miliardi. Inoltre sulla sanità, soprattutto al Sud, ci sono sprechi enormi e bassa qualità. Serve dunque un grande sforzo comune per il taglio della spesa pubblica improduttiva".
Una proposta che Marcegaglia spera possano condividere anche i sindacati: lancia infatti un appello per "un avviso comune con le imprese". E chiede al governo, e in particolare al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ''ci confermi una cosa molto importante per noi: la volontà in poche settimane di dare vita al fondo per aumentare il capitale delle Pmi''.
Rivolgendosi al governo, il presidente di Confindustria insiste nel fondamentale ruolo giocato dalla politica per il rilancio del Paese: "Come gli imprenditori che sbagliano falliscono, anche sul fronte della sanità gli amministratori che sbagliano vadano a casa e non siano più eleggibili: è un tema di efficienza, lealtà e correttezza".
Fondamentale superare anche la grave impasse dell'occupazione: "Dovremo gestire ristrutturazioni anche dolorose, e non le possiamo bloccare perché renderemmo il sistema non competitivo. Ma dobbiamo fare grande attenzione e avere grande senso di responsabilità".
E infine Emma Marcegaglia dal palco di Capri menziona anche con sollievo la notizia dell'identificazione dell'assassino di Mariano Bacioterracino, avvenuto il 3 maggio scorso al rione Sanità: "E' positivo che sia stato identificato l'uomo. Tutta la vicenda è comunque una dimostrazione che intere aree del Paese sono sottratte alla legalità. Per questo dobbiamo lavorare tutti assieme per combattere la criminalità organizzata".
(31 ottobre 2009)
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