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GIOCHI DEL MEDITERRANEO INTERVIENE LA MAGISTRATURA.

Roma 11.12.08(corsera.it) 1996. La Corte dei Conti condannò Matarrese e Pagnozzi. Si profila la nomina di un commissario politico nella persona di Mario Pescante ( Pdl). Nel bel mezzo della campagna elettorale in Abruzzo avvelenata dagli scandali  esplode la grana dei  Giochi del Mediterraneo 2009 organizzati sotto l’egida del CONI. A Chieti è in costruzione il villaggio degli atleti. Ne dovrà ospitare 3.000 per questa estate quando si aprirà ufficialmente la manifestazione sportiva. Costo previsto 162 milioni di euro.

 

  I lavori sono in ritardo. Si prospetta un fiasco clamoroso. La società appaltatrice ha chiesto al Comitato organizzatore locale ( Col) di acquistare strutture mobili ( container) dove ospitare gli atleti in caso di mancata consegna del Villaggio nei tempi  concordati. Il vice presidente del Col Giovanni Lolli (PD)  si rifiuta di accettare una soluzione posticcia  e indecorosa. C’è però un precedente. Gli organizzatori delle Olimpiadi di Sydney ricorsero a quel espediente. Lolli vuole a tutti i costi il villaggio di mattoni pronto per l’evento sportivo. Lo stadio di Pescara c’è, non può mancare il villaggio luogo simbolo dei Giochi. La magistratura è in allerta. Non sono ancora state realizzate le infrastrutture essenziali, strade, sistema fognario, illuminazione. Sotto accusa il Col e l’imprenditore Gianni Di Cosmo proprietario della ditta appaltatrice. Il CONI che ha la responsabilità organizzativa dei Giochi è preoccupato. Si affaccia la possibilità di nominare un commissario. Si fa il nome di Mario Pescante deputato del Pdl il meno indicato ad occupare quel ruolo per incompatibilità con il suo mandato parlamentare  e per la sua appartenenza politica in un momento in cui in Abruzzo è in atto una campagna elettorale piuttosto avvelenata che contrappone il Pdl al Pd e per la presenza ingombrante del partito di Di Pietro, terzo incomodo. I Giochi del Mediterraneo portano iella. E’ già capitato con i  Giochi di Bari nel 1996. Le cronache ricordano la condanna definitiva comminata dalla Corte dei Conti ai componenti del Col chiamati a restituire alle casse dello Stato 350 milioni di lire da dividersi tra dieci persone. Tra i condannati al risarcimento il presidente del Col Antonio Matarrese, attuale presidente della Lega calcio, importo 70 milioni, e Raffaele Pagnozzi componente del Col, attuale segretario generale del CONI, importo 29 milioni. La motivazione sperpero di finanziamenti pubblici per avere istituito inutili e non previsti uffici di supporto organizzativo, comitato esecutivo, comitato dei garanti,,comitato degli addetti alla sicurezza. Il costo la Corte lo ha valutato 350 milioni di lire. A Bari la magistratura si mosse su la denuncia di un noto dirigente sportivo. Ignazio Lojacono. A Chieti qualcuno si deve essere mosso per motivi politici. Ancora una volta emerge la questione morale. Politica & Business sportivo.

Renato Corsini.                                                                                                                                                                         

 

 


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