KABUL 8 SETTEMBRE 2009(Corsera.it)di Matteo Corsini
Siamo appena tornati dalle vacanze estive,anzi molti di noi sono ancora in panciolle e rilassati sotto gli ombrelloni,che la ferocia della cronaca ci riporta alla realtà,con un lampo improvviso,tuona nella bomba che un kamikaze ha fatto brillare davanti all'aereoporto militare di Kabul.Eppure qusta mattina avevo in mente di ordinare il giardino,rastrellare le prime foglie dell'incipiente autunno e magari in tarda mattinata farmi anche una passeggiata nel parco,il profumo del bosco è ...
... ancora intenso.Sono pensieri banali per un giorno banale,uguale a tanti altri che vorremmo vivere,ma qualcosa di strano ce li strappa di dosso,fossero quasi le ali spezzate di un volo che non dobbiamo più fare.Ci avviciniamo spediti alla data più triste degli ultimi secoli,quello scoccare dell'11 settembre che ha travolto in un istante milioni di persone,in un flash enigmatico e fantascientifico a cui nessuno poteva davvero credere,malgrado le immagini fossero stampate nelle televisioni a colori di tutto il mondo.
Ecco questa giornata è meno chiara delle altre,meno vivida,eppure il sole si staglia tra le foglie dei rami,annuisce nelle ombre,gioca con il gatto che si sdraia sul divano,corre all'impazzata insieme a Patrick il jack russell che ci tiene compagnia da sempre.Quella giornata normale,di quotidiana noia,di profumo di basilico nel sugo degli spaghetti,scompare,nella parete sono arrivati i lembi delle carni bruciate dall'esplosione,il ricordo dei nostri concittadini massacrati,chi si ricorda di Matteo Vanzan oggi?
Quali e quante guerre combattiamo ogni giorno,contro la malavita che attanaglia le nostre città,la mafia,i trafficanti di droga,il traffico lento e impazzito,la burocrazia,la politica degli intrighi.Adesso anche le mefitiche guerre intestine del Vaticano per il predominio delle poltrone di prestigio.Sorrido perchè adesso è Chavez al Festival di Venezia che alza i libri di Noam Chomsky,quel veterano delle idee impossibili,della classificazione culturale del nostro mondo moderno.Eppure è proprio da quegli schemi che dobbiamo uscire,confonderci al contrario nei fiumi in piena che percorrono i marciapiedi delle metropoli,ritrovare quel senso della gioia che abbiamo dimenticato di assaporare.
Questa mattina che volevo dedicare al mondo delle cose apparenti e dei riflessi di luce,sgorga come un tuono putroppo nella direzione sbagliata,eppure come un gioco di ombre vorrei cercare di inseguirla altrove,perchè scommetto che esiste proprio dietro la corteccia dell'albero che leggiadro si muove al passo di danza dettato dal ritmo del vento.Voi non credete?
La paura è che qualcosa accadrà ancora,come l'11 Settembre saranno ancora fuochi rossi oltre la nostra immaginazione?ci sarà ancora quel tentativo di far cedere sotto il peso dell'oppressione ogni nostro sogno? Sarà vero che la nostra vita,di occidentali facoltosi è così indifferente alla sofferenza della vita degli altri popoli? E' forse la nosgtra coscienza che ha paura di sopravvivere al tempo e di guardarsi allo specchio?
Altra fonte il Corriere della Sera
KABUL - Un kamikaze ha fatto esplodere una bomba davanti all'ingresso principale della base militare dell'aeroporto di Kabul. Il colonnello della Nato Koziel Bart ha detto che «tutti gli ingressi sono stati chiusi e i voli militari sospesi». Una fonte del Ministero dell'Interno ha specificato che «ci sono delle vittime civili». Sul luogo dell'attentato si vedono alte fiamme e si sentono le sirene delle ambulanze.
DUE VITTIME CIVILI E FERITI QUATTRO SOLDATI - Vi sarebbero stati almeno due vittime civili e quattro soldati feriti, tre statunitensi e un belga, nell'attacco suicida contro la base dell'Isaf all'aeroporto internazionale di Kabul. Lo hanno reso noto fonti governative e della stessa Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dalla Nato. L'esplosione è stata così violenta da poter essere udita anche a grande distanza, e ha sviluppato un vasto incendio, con colonne di fumo e fiamme alte fino al cielo. Un gruppo talebano ha rivendicato la paternità dell’attentato. Un loro portavoce ha spiegato che l’attentato era diretto contro un convoglio internazionale e che tre Landcruiser sono state distrutte.
VOLI - Le autorità aeroportuali hanno tuttavia precisato che la sezione civile dello scalo non è stata interessata da alcun provvedimento, e che i voli interni e per l'estero sono proseguiti regolarmente. Ambulanze e mezzi militari sono stati visti accorrere sul posto, mentre le sirene risuonavano a distesa per lanciare l'allarme. Stando al racconto di testimoni oculari, gli attentatori sarebbero stati almeno tre, alla guida di altrettanti fuoristrada: a esplodere sarebbe stato il terzo veicolo, appena giunto a ridosso delle barriere di protezione in cemento. L'attentato fa seguito a quello del 15 agosto scorso contro il quartier generale della Nato nel cuore di Kabul, pochi giorni prima delle elezioni presidenziali e provinciali, che fu attribuito ai Talebani.
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