Teheran 20 Giugno 2009(Corsera.it)
L'opposizione iraniana scende in piazza sfidano i divieti delle autorità contrarie alle manifestazioni .Cortei si sono cominciati a formare provocando violenti scontri con le forze dell'ordine in assetto antisommossa.Sono entrati in campo anche i Kamikaze che si sono fatti esplodere provocando alcuni morti.Il regime di Al Khamenei è intenzionato a utilizzare le maniere forti,ma il paese marcia compatto contro il dittatore.
TEHERAN - La polizia iraniana, schierata da ore in forze in assetto antisommossa, ha bloccato e in alcuni casi pestato i manifestanti che si sono presentati in 2-3 mila a Teheran per protestare contro i brogli elettorali, sfidando la Guida Suprema, Ali Khamenei, che nel sermone del venerdì aveva legittimato l'elezione di Mahmoud Ahmadinejad e aveva vietato i cortei. Un kamikaze si è fatto esplodere nell'ala nord del mausoleo dell'ayatollah Khomeini, alla periferia sud di Teheran. Il kamikaze è morto e l'esplosione ha ferito almeno due persone, secondo l'agenzia di stampa iraniana Fars.
LA MANIFESTAZIONE - Secondo una fonte, rimasta anonima, la manifestazione era prevista in piazza Enghelab alle 16 ora locale (le 13,30 in Italia). Secondo i messaggi che i navigatori iraniani mettono su Twitter (che sta sostituendo i mezzi tradizionali di comunicazione per dare informazioni sulle proteste), la manifestazione aveva il sostegno anche di Mir Hossein Mousavi. Testimoni hanno detto che la polizia ha disperso il corteo davanti all’università usando idranti e gas lacrimogeni. I manifestanti scandivano slogan come «morte al dittatore» e «morte alla dittatura». Oltre agli agenti antisommossa, sarebbero presenti sul posto molti agenti in borghese in un numero almeno pari ai manifestanti. Proteste anche nelle regioni curde iraniane. Lo ha reso noto venerdì l'Associazione per i popoli minacciati attraverso il suo sito internet, secondo la quale a Kermanshah mercoledì le forze di sicurezza iraniane avrebbero ucciso cinque persone durante le manifestazioni.
LA REPLICA DEL REGIME - Le autorità iraniane avevano chiesto a Mousavi di non «provocare manifestazioni illegali e non sostenere tali assembramenti», ha dichiarato l’agenzia ufficiale Isna. «Invece di accusare le forze dell’ordine o le forze militari (...) ci attendiamo da voi che evitate di provocare manifestazioni illegali e non sostenete tali assembramenti», ha affermato Abbas Mohtaj, segretario del Consiglio di sicurezza nazionale, che dipende dal ministero dell’Interno. Il funzionario di Teheran ha affermato che Mousavi «sarà ritenuto responsabile delle conseguenze di manifestazioni illegali».
RICONTEGGIO - Il Consiglio dei guardiani, che sovrintende alla regolarità delle elezioni in Iran, si è detto pronto a ricontare solo «il 10% dei voti» delle presidenziali, «scelti a caso». Lo ha affermato sabato il portavoce, Abbas Ali Katkhodai. Intanto sia Mousavi che Karroubi hanno disertato sabato mattina un incontro convocato dal Consiglio dei guardiani. Lo ha riferito la televisione iraniana in lingua inglese PressTv, precisando che alla riunione era presente solo il candidato conservatore Mohsen Rezai.
PROTESTA CALCIATORI - La protesta di sei calciatori della nazionale di calcio iraniana, compiuta mostrando la fascia verde di Mousavi nell'incontro contro la Corea del sud, venne stata bloccata dopo il primo tempo su intervento di Mohammed Ali-Abadi, responsabile della Federazione sportiva iraniana e cognato di Ahmadinejad. Lo rivela il settimanale tedesco Der Spiegel.
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