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IRAN SULL'ORLO DELLA GUERRA CIVILE.OGGI L'OPPOSIZIONE SFIDA L'AYATOLLAH KHAMENEI.

Teheran, 20 giu. (Adnkronos) - Sale la tensione in previsione delle nuove proteste in aperta sfida alle parole dell'ayatollah Ali Khamenei che ha imposto lo stop alle manifestazioni. Non e' ancora chiaro se rimane in vigore l'appuntamento che l'opposizione si era dato per oggi nella piazza Enqelab: finora i sostenitori di Mehdi Karroubi, un altro candidato sconfitto alle elezioni, hanno dichiarato la disponibilita' a scendere in piazza nonostante il ministero degli Interni ieri abbia negato formalmente l'autorizzazione.

Sono forti i timori di una nuova e forse ancora piu' dura e sanguinosa repressione da parte delle forze dell'ordine e delle milizia iraniane: lo stesso Khamenei l'ha suggerita affermando che i leader dell'opposizione saranno responsabili delle conseguenze in caso di dimostrazione non autorizzate.

 

Inoltre, dopo il discorso di Khamenei, e' stata rafforzata la presenza della polizia a Teheran e i proprietari dei negozi che si trovano nella zona dove e' prevista la dimostrazione hanno chiuso nel timore di scontri e violenze. Manifestazione per chiedere nuove elezioni che, secondo quanto riporta la televisione Khabar - citando il gruppo dell'Assemblea del clero combattente, Acc (organizzazione, vicina a Mir Hossein Moussavi ed all'ex presidente Mohammad Khatami) - sarebbe stata annullata dai suoi organizzatori.

 

Ma Zhara Rahnavard, moglie di Moussavi (che ha giocato un ruolo chiave nella campagna elettorale del candidato riformista), da 'Facebook' fa sapere che si terrà.

 

Secondo quanto sottolinea la 'Bbc', se Moussavi ha veramente deciso di andare avanti, affidando alla moglie il compito di fare una dichiarazione diretta, allora si avrebbe dal leader riformista "una diretta sfida all'autorita' dell'ayatollah Ali Khamenei". Il sito dell'emittente britannica riporta anche le dichiarazioni di un collaboratore di Mehdi Karroubi, l'altro candidato sconfitto, che conferma che la manifestazione si svolgera' con la partecipazione di Moussavi e dell'ex presidente Mohammad Khatami.

 

Per quanto riguarda il servizio dell'emittente televisiva che ha annunciato l'annullamento, veniva anche citato un comunicato del ministero degli Interni che ribadisce che non e' stata concessa l'autorizzazione a manifestare in nessuna parte del Paese. Ed il vice capo della polizia Ahmad Reza Radan ha dichiarato in un'intervista che le forze dell'ordine sono pronte a rispondere in modo deciso ad ogni dimostrazione non autorizzata.

 

Intanto, sara' ricontato il 10% dei voti espressi alle presidenziali dello scorso 12 giugno in Iran e le schede verranno scelte a caso. E' quanto ha deciso, secondo quanto riporta la televisione iraniana, il Consiglio dei Guardiani, l'organo che verifica la correttezza del processo elettorale, che oggi ha inziato la revisione dei voti.

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