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CRISI MATTEO CORSINI 5 ANNI DI TOTAL TAX FREE ALIQUOTA UNICA AL 16% COME SUPERARE LA CRISI ECONOMICA IN ITALIA

CRISI MATTEO CORSINI 5 ANNI DI TOTAL TAX FREE ALIQUOTA UNICA AL 16% COME SUPERARE LA CRISI ECONOMICA IN ITALIA

19 Febbraio 2016

Crisi economica come superarla.Matteo Corsini "Io sintetizzerei questa mia analisi in due parole : o capitalisti o comunisti ".L'Italia e' al bivio deve scegliere .

Matteo Corsini : "Il nostro modello non funziona lo abbiamo visto negli ultimi cinque anni il paese langue muore .Dobbiamo cambiare modello defiscalizzare il paese, attrarre investitori, diventare un'altra cosa, sganciarci dall'euro come concepito oggi.Abbiamo sentito per anni che il valore dell'euro ci avrebbe garantito l'acquisto dei prodotti energetici come il petrolio .Ma oggi lo scenario e' cambiato il petrolio e' crollato possiamo svalutare la nostra moneta, uscire dall'euro e' possibile adesso, abbiamo una finestra aperta dobbiamo uscire subito.Con una moneta svalutata e il prezzo del petrolio a 29 dollari l'Italia sara' il luogo dove investire per il mondo intero per le aziende come per i privati."

Siamo il paese piu' bello del mondo ma anche con il debito pubblico tra i piu' importanti dell'intero pianeta.Come dicono gli esperti questo dipende dalla cattiva gestione della politica italiana,dall'impoverimento delle attivita' industriali,dalla incapacita' di attrarre investimenti nel Bel paese.I mali dell'talia sono ormai noti burocrazia,lentezza del sistema giudiziario,il macigno delle imposte e tasse.

Per uscire dalla crisi dobbiamo allontanarci da un regime fiscale opprimente e sopratutto dall'austerity.L'Italia e' il Bel paese e per uscire dalle sabbie mobili della crisi, dovremmo adottare un regime fiscale particolarmente elastico per almeno 5 anni un periodo di total tax free sopratutto per le aziende straniere .L'Italia deve allontanarsi dall'Europa perche' le regole sul deficit dibilancio sono insostenibili per un paese come il nostro abituato a far girare l'economia basate su relazioni economiche dinamiche soldi contro prodotto.uscire dall'euro e' possibile contestualmente ad una detassazione assoluta un total tax free che garantirebbe per un lungo periodo di tempo alle aziende di sopravvivere e incassare.In queste condizioni la svalutazione della nostra moneta garantirebbe alle aziende un export piu' competitivo ma sopratutto attrarre unnumero sempre crescente di turisti e di aziende.

Il destino dell'Italia e' quello di diventare un paradiso fiscale non ci sono altre strade e' la vocazione del paese piu' bello del mondo dove tutti vorebbero vivere.L'aliquota al 16% per tutte le attivita' .

Calcolando un periodo di total tax free al 16% di aliquota massima il PIL Italiano si incrementerebbe di quasi 3 miliardi di euro portando l'ammontare complessivo del PIL a circa 5.3 miliardi di euro .Questo porterebbe nelle tasche dello Stato circa 850 miliardi di imposte con un incremento di circa 150 miliardi di euro per la spesa pubblica e dunque  un aumento vertiginoso degli investimenti.Al notevole incremento del gettito fiscale c'e' sempre da aggiungere il 22% dell'IVA che genererebbe un introito per lo Stato italiano di circa 600 miliardi di euro,al netto di quella evasa.La macchina dello Stato potrebbe garantirsi una spesa pubblica da 1.2 mliardi di euro doppia rispetto a quella odierna migliorando il welfare le pensioni la macchina burocratica.(Matteo Corsini)

premi Nobel per l'economia Kenneth ArrowPeter DiamondWilliam SharpeEric Maskin e Robert Solow, in un appello rivolto al presidente Obama, hanno affermato che "Inserire nella costituzione il vincolo di pareggio del bilancio rappresenterebbe una scelta politica estremamente improvvida. Aggiungere ulteriori restrizioni, quale un tetto rigido della spesa pubblica, non farebbe che peggiorare le cose"; soprattutto questo "avrebbe effetti perversi in caso di recessione. Nei momenti di difficoltà diminuisce infatti il gettito fiscale (per concomitante diminuzione del PIL) e aumentano alcune spese pubbliche tra cui i sussidi di disoccupazione. Questi ammortizzatori sociali fanno dunque aumentare il deficit pubblico, ma limitano la contrazione del reddito disponibile e quindi del potere di acquisto (che influiscono sul consumo o domanda di beni o servizi)". Nell'attuale fase dell'economia, continuano, "è pericoloso tentare di riportare il bilancio in pareggio troppo rapidamente. I grossi tagli di spesa e/o gli incrementi della pressione fiscale necessari per raggiungere questo scopo, danneggerebbero una ripresa economica già di per sé debole".

Nell'appello si afferma che "anche nei periodi di espansione dell'economia, un tetto rigido di spesa potrebbe danneggiare lacrescita economica, perché gli incrementi degli investimenti a elevata remunerazione - anche quelli interamente finanziati dall'aumento del gettito - sarebbero ritenuti incostituzionali se non controbilanciati da riduzioni della spesa di pari importo".

Infine si afferma che "un tetto vincolante di spesa comporterebbe la necessità, in caso di spese di emergenza (per esempio in caso di disastri naturali), di tagliare altri capitoli del bilancio mettendo in pericolo il finanziamento dei programmi non di emergenza".[25]

Critico anche l'economista e premio Nobel Paul Krugman, il quale ritiene che l'inserimento in costituzione del vincolo dipareggio del bilancio possa portare alla dissoluzione dello stato sociale.

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CORRIERE DELLA SERA CORSERA ALL NEWS GRATUITE ROMA UN BUCO DA 13.6 MILIARDI DI EURO LA CAPITALE E' FALLITA

CORRIERE DELLA SERA CORSERA ALL NEWS GRATUITE ROMA UN BUCO DA 13.6 MILIARDI DI EURO LA CAPITALE E' FALLITA

18 Febbraio 2016 Un buco nero da 13,6 miliardi di euro. Una voragine che inghiottisce tutti i romani costretti a pagare chissà ancora per quanto l'aliquota Irpef più alta d'Italia. La relazione sulla gestione commissariale del debito (anteriore al 2008) di Roma Capitale è arrivata in queste ore in via XX Settembre, sul tavolo del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Un dossier molto asciutto, 13 pagine in tutto, che porta la firma di Silvia Scozzese, già lady dei conti capitolini con il sindaco Ignazio Marino...
 
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FTSE MIB CROLLA LA BORSA SALE L'IMMOBILIARE? MATTEO CORSINI ASTE DA RECORD MA OUTLOOK NEGATIVO TIMORI PETROLIO CINA DEFAULT BANCHE

FTSE MIB CROLLA LA BORSA SALE L'IMMOBILIARE? MATTEO CORSINI ASTE DA RECORD MA OUTLOOK NEGATIVO TIMORI PETROLIO CINA DEFAULT BANCHE

08 Febbraio 2016

Il crollo della borsa italiana dovrebbe spingere al rialzo il mattone,almeno cosi' sembrava nel corso dell'ultimo trimestre del 2015.Poi dopo Natale qualcosa si e' inceppato per tre motivi: il crollo del valore del greggio,la recessione cinese,il default del sistema bancario italiano .Tre tempeste sistemiche che si sono schiantate contro l'economia italiana facendola rallentare ancora una volta e gli effetti si vedono ad esempio sui contratti di lavoro diminuiti su base mensile nel dicembre del 2015.

Malgrado questo scenario cupo le nostre aste immobiliari sono da record ma questa volta chi fa il pieno e' il comparto delle locazioni ad uso ufficio e commerciale.Il segmento uffici torna a riprendersi molte aziende si riposizioinano al centro della citta' sfruttando la discesa dei valori immobiliari.Assistiamo i un momento di crisi ad un accentrametno delle attivita' ecomomiche,mentre quando il mercato sale le aziende tendono ad insediarsi nelle periferie per sfruttare il contenimento dei costi di locazione.

Il mercato immobiliare dovra' forse scendere ancora per trovare quel giusto equilibrio tra domanda e offerta anche se ormai la crisi quella dura e' alle nostre spalle.Le nostre aste immobiliari ovvero la vendita con procedura competitiva tra privati ci consentono di raggiungere risultati eccellenti in poche settimane perche' trovano l'accelerazione nei tempi e nelle modalita' di asta che infrangono il tabu' del prezzo degli immobili.Sul mercato il 90% delle offerte e' ad un valore piu' alto del 25% rispetto al valore reale e questo per il perverso effetto delle stime sballate che effettuano molte agenzie pur di accaparrarsi l'incarico da parte del venditore.Un raggiro vero e proprio perche' dopo pochi giorni cominciano ad intervenire i "ribassisti" ovvero quei funzionari che cercano di far abbassare il prezzo di incarico.Purtroppo la strategia di molte di queste agenzie e' sempre la stessa e costituisce un vero e proprio doping del mercato immobiliare con le gravi conseguenze sulla dinamicita' del mercato.

Nel breve dunque i valori immobiliari purtroppo tenderanno a scendere ancora la situazoine macroeconomica e' drammatica per non parlare del caos della guerra in Siria il flusso migratorio dei profughi il calo vertiginoso del petrolio,termometro di una economia a livello globale che soffre per moltissimi motivi.

L'outlook per il 2016 torna dunque ad essere nuovamente negativo,malgrado i dati straordinari della fine del 2015.

 

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DILUVIO A PIAZZA AFFARI  PETROLIO LO SHOCK ENERGETICO FA PRECIPITARE I MERCATI FINANZIARI E IMMOBILIARI

DILUVIO A PIAZZA AFFARI PETROLIO LO SHOCK ENERGETICO FA PRECIPITARE I MERCATI FINANZIARI E IMMOBILIARI

03 Febbraio 2016

Lo shock energetico conseguente al crollo del prezzo del petrolio ha finito per travolgere i mercati finanziari e persino quello immobiliare.La sventagliata improvvisa ha iniziato la sua furibonda espansione anche a seguito del rallentamento dell'economia cinese.Assistiamo ad un vortice di proporzioni vastrissime che non risparmia alcun settore dell'economia dall'auto,al mattone alla grande distribuzione.Lo shock e' violento il crollo dei valori del petrolio dura da troppo tempo ormai e una economia globalizzata non puio' che risentire degli effetti negativi della improvvisa diminuzione degli investimenti finanziari dei grandi fondi sovrani.Il diluvio universale segna probabilmente il passo ad una nuova era modernistica in cui il petrolio contera' sempre meno dando spazio a quei nuovi prodotti che saranno in grado di sfruttare l'energia pulita.Non c'e' dubbio che in Italia -la piu' debole delle sorelle europee-soffrira' a lungo vedremo il mercato azionario scendere del 20% forse del 30% in poche settimane.vedremo crollare i prezzi del mercato immobiliare,perche' ormai piu' nulla ne puo' arginare la discesa frasgorosa inesorabile .Il mercato immobiliare verra' giu' spinto dalla imponente tassazione dall'asfissia dell'economia che segnera' ancora di piu' il passo nei prossimi mesi.A medio termine per l'Italia sara' un cataclisma e in borsa la violenza di questa previsione sta mordendo ai fianchi perfino un grande gruppo come FCA.

Il crollo del petrolio e' come il magma di un vulcano impazzito arde e brucia al suo cammino perche' il depauperamento del suo valore significa che vi sono meno consumatori e questo ha un solo signifcato l'economia rallenta.Meno si consuma meno si cresce meno petrolio brucia .

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GOVERNO BANCOPOSTA E' FARWEST BUONI FRUTTIFERI POSTALI I VOSTRI SOLDI PER FINANZIARE L'ACQUISTO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA?

GOVERNO BANCOPOSTA E' FARWEST BUONI FRUTTIFERI POSTALI I VOSTRI SOLDI PER FINANZIARE L'ACQUISTO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA?

31 Gennaio 2016

Siena, 28 gennaio 2016 - Torna l'utile per BancaMonte dei Paschi di Siena. Dopo 5 anni di perdite, l'istituto di credito chiude il 2015 con un + 390 milioni di euro. Si registra una lieve flessione dei crediti deteriorati a quota 46,9 miliardi di euro, in riduzione di 600 milioni rispetto a settembre. Escludendo la cessione di circa 1 miliardo di euro realizzata a dicembre 2015, la variazione trimestrale dello stock lordo dei crediti deteriorati è pari a circa 0,4 miliardi di euro (circa 1,2 miliardi di euro nel terzo trimestre), registrando il valore più basso degli ultimi 8 trimestri. Il grado di copertura dei crediti deteriorati si mantiene stabile su base trimestrale nonostante le cessioni di crediti con elevata copertura.

Il dossier del Monte dei Paschi di Siena e' sul tavolo del Governo.Il piu'' grande scandalo bancario di tutti i tempi si potrebbe trasformare in un vero e proprio tsunami per Matteo Renzi .Le nuove regole europee sul bail in rischiano in caso di fallimento della banca di coinvolgere obbligazionisti azionisti e fornitori della banca nel piu' colossale default di una banca italiana.Non c'e' dubbio che sebbene MPS sia tornata agli utili all'incirca 390 milioni di euro i 50 miliardi di crediti deteriorati rappresentano un macigno gigantesco.Si stima che ci vorrebbero almeno 30 anni prima che i bilanci della banca possano deglutire questo immenso boccone avvelenato.Monte dei Paschi di Siena deve essere salvata in qualche modo,perche' dopo cinque aumenti di capitale in fila,nessuno scommettera' piu' un euro sulla banca piu' antica d'Europa.L'ipotesi di aggregazione con il Banco Posta e' difficilmente percorribile perche' rischierebbe di affossare anche le poste italiane pronta alla quotazione in borsa.Bancoposta lancia i suoi buoni fruttiferi con una mega campagna pubblicitaria ambientata nel Far West tra sceriffi e delinquenti in manette.Una promozione significativa per il Bancoposta,quasi a segnare le distanze tra una buona banca (lo Sceriffo) e le cattive banche.Ci domandiamo a questo punto se la nuova emissione dei Buoni Fruttiferi Postali servira' per finanziare l'acquisizione da parte di BancoPosta della banca Monte dei Paschi di Siena.Di questi tempi meglio stare alla larga anche dai Buoni Fruttiferi postali. La campagna pubblicitaria delle Poste Italiane e' da Farwest e dice tutto tra sceriffi e delinquenti braccati dai cacciatori di teste, svela il retroscena di questa gigantesca operazione di marketing pubblicitario :salvare MPS,pulire con un colpo di spugna il piu' grande scandalo bancario italiano.

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CORSERA SCANDALO BANCA MPS ETRURIA MATTEO CORSINI J'ACCUSE  IGNAZIO VISCO DEVE DIMETTERSI QUESTIONE CRIMINALE

CORSERA SCANDALO BANCA MPS ETRURIA MATTEO CORSINI J'ACCUSE IGNAZIO VISCO DEVE DIMETTERSI QUESTIONE CRIMINALE

30 Gennaio 2016

In esclusiva il video del dr.Matteo Corsini : J'accuse contro il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

L’inizio d’anno choccante delle banche in Borsa, le polemiche sulla vigilanza nel caso dei quattro istituti falliti, la necessità di spingere sulle aggregazioni e, soprattutto, l’urgenza di rivedere il bail-in, perché non si è prestata abbastanza attenzione ai rischi . Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, parla davanti ai banchieri riuniti a Torino per il congresso Assiom Forex e spiega che le grandi tensioni sui mercati non trovano giustificazione nelle condizioni di fondo: gli istituti italiani sono «ben patrimonializzati» e «i crediti deteriorati sono ampiamente coperti da svalutazioni e garanzie». 

 

Secondo Visco «nelle ultime settimane i mercati azionari hanno mostrato movimenti bruschi - dice- ed è stata particolarmente elevata la volatilità delle quotazioni delle banche, in special modo per alcuni intermediari italiani. Vi hanno influito, oltre alle incertezze sul quadro internazionale, dubbi e preoccupazioni emersi sulla qualità degli attivi, connessi anche con la lettura allarmistica di una richiesta puramente informativa della Vigilanza europea. Ma le banche italiane sono ben patrimonializzate. Il patrimonio delle banche italiane è oggi molto più elevato che in passato. Dalla fine del 2008 il coefficiente patrimoniale medio riferito al capitale di migliore qualità è cresciuto dal 7,1 al 12,3 per cento».  

Il caso delle quattro banche  

La grande incertezza, dice Visco, è stata portata «anche dal clima che si è determinato attorno alla risoluzione di quattro banche che si trovavano in amministrazione straordinaria». E proprio sul caso dei quattro istituti, il governatore, rivendica il ruolo di vigilanza di Bankitalia, finita nel mirino delle critiche: «Abbiamo agito con attenzione e tempestività nel rispetto delle norme esistenti». Insomma, non c’erano alternative. Poi entra nei dettagli: «Al dissesto di queste banche, colpite come tutte le altre dal deterioramento della qualità dei prestiti derivante dalla lunga e profonda fase recessiva dell’economia italiana, hanno contribuito gravi fenomeni di mala gestio», scandisce, annunciando la pubblicazione di «informazioni dettagliate sulla gestione di queste crisi e sugli interventi di vigilanza che le avevano precedute». 

 

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CORRIERE.IT MATTEO RENZI AGGRAPPATEVI AL FANGO NESSUN CONFLITTO DI INTERESSI CON BANCA ETRURIA

CORRIERE.IT MATTEO RENZI AGGRAPPATEVI AL FANGO NESSUN CONFLITTO DI INTERESSI CON BANCA ETRURIA

27 Gennaio 2016

«Questo è il governo che ha commissariato Banca Etruria senza alcun riguardo per i nomi e i cognomi del Cda. Per noi non ci sono amici e amici degli amici». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, rispondendo nell’Aula del Senato alle mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni. «Si afferma che ci sarebbe un conflitto d’interessi - ha sottolineato il capo del governo -. Credo che su questi temi si debba avere coraggio di dire la verità perché di fronte all’accusa più infima e meschina, e cioè che c’è un trattamento diverso per qualcuno, bisogna avere il coraggio di guardare alla realtà».

 

«Aggrappatevi al fango»

«Non c’è stato un solo avvenimento che possa far parlare di un conflitto di interessi né per il ministro Boschi, né per altri membri del governo - ha puntualizzato il premier -. Non potete prendere a botte la realtà». E ancora: «In questo Paese chi ha sbagliato paga e non lo decidete voi o un blog, lo decidono i giudici». Poi ha rivendicato la bontà dell’azione di governo: «Tenetevi le vostre polemiche, aggrappatevi al fango, noi pensiamo all’Italia e la lasceremo meglio di come l’abbiamo trovata».

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CORSERA ECONOMIA CINA SCOSSA TERREMOTO -7% IN BORSA EFFETTO DOMINO CROLLA L'EUROPA

CORSERA ECONOMIA CINA SCOSSA TERREMOTO -7% IN BORSA EFFETTO DOMINO CROLLA L'EUROPA

07 Gennaio 2016

Le contrattazioni alla Borsa cinese sono state sospese per eccesso di ribasso. L’agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha riferito che le contrattazioni a Shanghai e Shenzen sono state sospese per la giornata, dopo che le azioni sono crollate di più del 7% in soli 29 minuti, portando le autorità di mercato a chiudere in anticipo le contrattazioni. È la seconda volta in questa settimana che i mercati cinesi vengono sospese per eccesso di ribasso. 
L’effetto Cina non ha tardato a farsi sentire sulle altre principali piazze asiatiche: Tokyo perde il 2,3%; Hong Kong termina a -3,09%.

Dopo il nuovo crollo che ha portato alla chiusura anticipata delle Borse (consulta gli indici in tempo reale), la Cina ha inoltre deciso di prolungare le limitazioni di vendita da parte degli azionisti, il giorno precedente alla scadenza del divieto stabilito a luglio. Il divieto in vigore dallo scorso luglio per sei mesi rientrava nelle misure adottate per contrastare il drammatico crollo della scorsa estate quando le Borse cinesi avevano bruciato oltre 3.200 miliardi di dollari in valore. Il divieto impedisce ai «grandi azionisti» - quelli con più del 5% in una società quotata - di vendere la loro partecipazione. La scadenza prevista per domani, 8 gennaio, ha probabilmente inciso sulla robusta ondata di vendite. Il divieto, ha annunciato il regolatore del mercato Csrc sul sito web, sarà ora sostituito da una norma che impedisce a tali azionisti di vendere più dell’1% della società ogni tre mesi. 
A pesare sui listini orientali anche la decisione della la Banca Centrale cinese di svalutare nuovamente lo yuan dello 0,51% nei confronti del dollaro, al livello più basso dal 2011, e le preoccupazioni per gli esperimenti nucleari in Corea del Norde le tensioni tra Arabia e Iran.

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CORSERA ECONOMIA CROLLA LA BORSA DI SHANGAI -7% PAURA IN EUROPA E USA SALE IL MATTONE ITALIANO

CORSERA ECONOMIA CROLLA LA BORSA DI SHANGAI -7% PAURA IN EUROPA E USA SALE IL MATTONE ITALIANO

04 Gennaio 2016 Shanghai, 4 gen. - Le contrattazioni nei mercati azionari cinesi sono state sospese dopo un tonfo del 7%. Il crollo dell'indice CSI30, misura per le Borse di Shangai e Shenzen, ha spinto alla chiusura automatica, in base alla nuova norma che obbliga alla sospensione di un giorno se una prima cessazione di 15 minuti non bastasse e fermare il calo. E csi' e' stato. Il forte calo odierno si lega al dato, pubblicato sabato scorso, sull'attivita' manifatturiera cinese, che registra la quinta contrazione consecutiva. La decisione di sospendere le contrattazioni ovviamente innervosisce i mercati e lascia prevedere nuovi cali nei prossimi giorni. Dopo la chiusura anticipata di Shanghai, la borsa di Tokyo termina le contrattazioni in calo del 3,06% e l'indice Nikkei arretra a 18.450,98 punti. Lo scorso 30 dicembre, nel suo ultimo giorno di contrattazioni aveva guadagnato lo 0,27%. . Leggi la notizia
ECONOMIA ISTAT ITALIA PIL IN CRESCITA 0.2%  EUROPA IN STAGNAZIONE MALE GERMANIA E FRANCIA

ECONOMIA ISTAT ITALIA PIL IN CRESCITA 0.2% EUROPA IN STAGNAZIONE MALE GERMANIA E FRANCIA

14 Agosto 2015 Tutto come nelle previsioni per l’Italia. L’Istat stima che il Pil italiano sia cresciuto dello 0,2% nel secondo trimestre 2015 rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nel confronto con il secondo trimestre del 2014. E’ quanto rende noto l’Istat, specificando che il dato è espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato.Nello stesso periodo - fa sapere l’Istituto di statistica - il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,3% negli Stati Uniti e del 2,6% nel Regno Unito. La variazione acquisita del Pil, sempre secondo l’Istat, per il 2015 è pari a +0,4%. Si tratta della crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno, vale a dire la crescita al 31 dicembre se da ora fino a fine 2015 l’Italia non crescesse più. Leggi la notizia
CROLLA FINANZA CINESE MERCATO IMMOBILIARE ITALIA MATTEO CORSINI I MATTONI DIVENTANO MILIONI  OUTLOOK 2015

CROLLA FINANZA CINESE MERCATO IMMOBILIARE ITALIA MATTEO CORSINI I MATTONI DIVENTANO MILIONI OUTLOOK 2015

27 Luglio 2015

Finanza mondiale crolla la borsa cinese Shangai meno 8,5%.Terremoto per l'economia italiana il Fondo Monetario Internazionale stima che ci vorranno venti anni in Italia per tornare ai livelli pre-crisi.Quali saranno gli effetti sul mercato immobiliare italiano ne parliamo con la leggenda del settore lo strabiliante dr.Matteo Corsini.

Corsini quali saranno gli effetti sul mercato immobiliare italiano?

"Nel corso del 2015 abbiamo invertito la marcia rispetto al 2014, anno difficilissimo per il settore sopratutto nel segmento del lusso.Abbiamo trascorso 6 mesi meravigliosi con la ripresa delle vendite e alle volte addirittura dei valori, ma certamente queste notizie non faranno altro che spingere al ribasso il settore.Noi gia' notiamo la differenza con la crisi in Grecia.Da molti mesi consigliamo ai nostri clienti di monetizzare il prima possibile chi deve vendere prima lo fa meglio e'.Chi deve acquistare non fa altro che investire al meglio nel momento di maggiore crisi.Ma come racconta l'FMI ci vorranno venti anni per recuperare i valori pre-crisi .Oggi per capire il valore dei mattoni dobbiamo purtroppo convertire in lire il valore in euro."

Dunque cosa si devono attendere gli italiani per la loro casa?

" Se devono vendere e' questione di attimi chi vende vince monetizza in un momento in cui monetizzare il mattone e' impresa assai ardua.Ma noi siamo positivi sopratutto sul settore del lusso dove siamo riusciti anche nel corso di questa tempesta a mettere a segno colpi magistrali vendite sbalorditive.Non dimentichiamoci che siamo i leader in Italia per le vendite con procedura competitiva e questo ci consente di vendere una casa in meno di 48 ore.I mattoni diventano milioni e' proprio il caso di dire."

 

Come avete fatto a battere la crisi?

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YANIS VAROUFAKIS LA GRECIA  RESTERA' NELL'EURO LEGARE IL DEBITO PUBBLICO ALLA CRESCITA

YANIS VAROUFAKIS LA GRECIA RESTERA' NELL'EURO LEGARE IL DEBITO PUBBLICO ALLA CRESCITA

01 Febbraio 2015 MILANO - Il modo migliore per aiutare la Grecia è trovare un accordo che faccia azzeri tutto quanto è stato fatto finora per ripartire, cosa possibile soltanto se si lega il pagamento dei debiti di Atene (240 miliardi di euro nei confronti della troika composta da Bce-Ue-Fmi) alla crescita del Paese. Questa la proposta avanzata dal ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis da Parigi, prima tappa di un tour europeo. E da parte sua,  il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, al termine del colloquio con il collega ha sostenuto con forza che "la Grecia è nell'euro e resterà nell'euro", ma senza prescindere dalle riforme necessarie per garantire i mercati. E ha sottolineato la necessità per tutta l'Europa di "crescita", e quindi di "investimenti", senza i quali "non è possibile ritrovare" un'attività economica prospera, garantendo la cooperazione di Parigi alla ricerca di un accordo tra  l'esecutivo guidato da Alexis Tsipras e gli interlocutori internazionali. E la crisi greca, con i possibili effetti sull'economia dell'Unione europea, è stata al centro di un lungo colloquio nel pomeriggio tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel, all'indomani dell'elezione di Sergio Mattarella al QuirinaleLeggi la notizia
CRISI EURO UNIMPRESA OLTRE 10 MILIONI DI ITALIANI SONO ALLO STREMO

CRISI EURO UNIMPRESA OLTRE 10 MILIONI DI ITALIANI SONO ALLO STREMO

05 Gennaio 2015 AGI) - Roma, 4 gen. - Cresce di quasi mezzo milione il numero degli italiani che non ce la fa: secondo i calcoli del Centro studi di Unimpresa sulla base dei dati Istat, il totale del'area di disagio sociale comprendeva 9,21 milioni di persone nel terzo trimestre del 2014. Rispetto al terzo trimestre del 2013, risulta un aumento del 5,3%. Ai 3 milioni di persone disoccupate, Unimpresa somma i lavoratori con contratti a tempo determinato, sia quelli part time (677mila persone) sia quelli a orario pieno (1,74 milioni); quindi i lavoratori autonomi part time (813mila), i collaboratori (375mila) e quelli con contratti a tempo indeterminato part time (2,5 milioni). Questo gruppo di persone occupate - ma con prospettive incerte circa la stabilita' dell'impiego o con retribuzioni contenute - ammonta complessivamente a 6,2 milioni di unita'. Leggi la notizia
USA BOOM DELL'ECONOMIA CRESCE IL PIL +5 AL TOP DA 11 ANNI VOLA WALL STREET

USA BOOM DELL'ECONOMIA CRESCE IL PIL +5 AL TOP DA 11 ANNI VOLA WALL STREET

25 Dicembre 2014 (AGI) - Roma, 24 dic. - Nel terzo trimestre il Pil Usa accelera e viene rivisto al rialzo, passando dal +3,9% della seconda lettura al +5% delle terza lettura finale, il top da 11 anni.
  Il dato e' migliore delle attese degli analisti, i quali si aspettavano una correzione al rialzo del 4,3%, dopo il +4,6% del secondo trimestre e il -2,1% dei primi tre mesi. La revisione del Pil Usa indica che "l'economia e' cresciuta al tasso piu' veloce da oltre un decennio", sostiene la Casa Bianca, secondo la quale il 2014 e' stato un "anno di svolta" per gli Stati Uniti, anche se "c'e' ancora molto da fare per consentire a tutti gli americani di condividere la ripresa". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi commenta su twitter i dati americani, sottolineando che il +5% dimostra "che puntare su investimenti e crescita funziona. Altro che austerita'. Ecco perche' l'Europa deve cambiare". Leggi la notizia
CRISI EURO CADE IL RUBLO PARTE L'ATTACCO ALL'ITALIA PIAZZA AFFARI CROLLA POLVERIZZATI 200 MILIARDI DI CAPITALIZZAZIONE IN 2 GIORNI

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15 Dicembre 2014

Nuovo strappo al ribasso per il rublo. La divisa russa non beneficia del tentativo di rimbalzo del petrolio con il mercato che continua ad aumentare il pressing sulla Bank of Russia per ulteriori interventi a difesa del rublo. Il cross tra dollaro Usa e rublo oggi è salito per la prima volta nella storia sopra quota 60 rubli, con una variazione di oltre il 3% rispetto ai livelli di chiusura di venerdì scorso. La Bank of Russia ha cancellato un’asta di 700 miliardi di rubli (circa 11,6 miliardi dollari) di titoli di Stato a tre anni dopo non aver ricevuto alcuna offerta. Aumentano quindi le pressioni per interventi sul mercato valutario da parte della banca centrale russa a difesa della moneta dopo l’infruttuosa mossa di settimana scorsa di alzare ulteriormente i tassi di interesse (dal 9,5 al 10,5%). Da inizio mese il rublo ha già perso oltre il 18% del proprio valore portando a -76% circa il saldo degli ultimi 12 mesi.

 

Il taglio al bilancio

 

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CRISI PETROLIO BLACK SWAN LA TEMPESTA PERFETTA RUSSIA AFFONDA CON IPERINFLAZIONE

CRISI PETROLIO BLACK SWAN LA TEMPESTA PERFETTA RUSSIA AFFONDA CON IPERINFLAZIONE

13 Dicembre 2014 MILANO - Il petrolio crolla a 58 dollari al barile, ai minimi da oltre cinque anni e mezzo. La Cina rallenta e il Giappone resta in attesa del voto di domenica. Il quadro macroeconomico resta dunque nebuloso: la ripresa si vede solo negli Stati Uniti, dove la Fed potrebbe decidere di rialzare il costo del denaro già nella primavera dell'anno prossimo. Di segno opposto è invece la reazione che gli analisti si aspettano dalla Bce: dopo l'esito dell'asta Tltro di ieri gli addetti ai lavori sono convinti che Mario Draghi lancerà il quantitative easing, l'acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario, già a gennaio.   Leggi la notizia
CORSERA ECONOMIA INTERVISTA A JENS WEIDMANN NO AD ACQUISTO TITOLI DI STATO

CORSERA ECONOMIA INTERVISTA A JENS WEIDMANN NO AD ACQUISTO TITOLI DI STATO

13 Dicembre 2014 "Il governo italiano sa cosa deve essere fatto, e giustamente ha preso iniziative; a fronte dell'alto debito, il consolidamento del bilancio è importantissimo". "L'acquisto di titoli sovrani nell'eurozona QUANTITATIVE EASING che il presidente della Bce Mario Draghi si appresta a varare, va deve essere inquadrato diversamente dalle altre aree monetarie: Usa e Giappone sono Stati unitari con un'unica politica finanziaria, in Europa abbiamo una politica monetaria comune ma con 18 Stati, politiche finanziarie indipendenti,rating sui debiti sovrani frastagliati.Il rischio e' di creare un incentivo a indebitarsi di più scaricando gli effetti sugli altri". "Se anche un solo Paese tra Italia, Francia e Germania non sarà all'altezza della propria responsabilità, avremo tutti un problema". Ecco alcuni dei decisi messaggi che il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, lancia in questa prima intervista esclusiva  Leggi la notizia
CORSERA ECONOMIA GIAPPONE CADE NEL VORTICE DELLA RECESSIONE PAURA PER IL MADE IN ITALY

CORSERA ECONOMIA GIAPPONE CADE NEL VORTICE DELLA RECESSIONE PAURA PER IL MADE IN ITALY

08 Dicembre 2014

TOKYO (Reuters) - L'economia giapponese nel terzo trimestre ha registrato una contrazione superiore a quanto precedentemente indicato.

Il dato sul Pil nel periodo luglio-settembre è stato rivisto a -1,9% da -1,6%, nettamente peggio del calo dello 0,5% che emergeva da un sondaggio Reuters.

Lo scivolamento in recessione del Giappone sostiene la decisione del premier Shinzo Abe di rinviare l'aumento delle tasse e si inquadra nell'annuncio di elezioni anticipate che, nelle speranze di Abe, dovrebbero garantire consenso popolare alle politiche di stimolo.

Alla luce della recessione, inoltre, ci si attende che Banca del Giappone confermi la politica monetaria ultra-espansiva in occasione del prossimo meeting, programmato per il 19 dicembre. L'appuntamento sarà preceduto, il 15 dicembre, dall'indagine congiunturale Tankan, che dovrebbe evidenziare un andamento piatto nel quarto trimestre.

 

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ITALIA 2015 TUTTO PRONTO SI ESCE DALL'EURO DA BEPPE GRILLO A SILVIO BERLUSCONI A MATTEO SALVINI IL BEL PAESE DICE ADDIO ALL'EUROPA

ITALIA 2015 TUTTO PRONTO SI ESCE DALL'EURO DA BEPPE GRILLO A SILVIO BERLUSCONI A MATTEO SALVINI IL BEL PAESE DICE ADDIO ALL'EUROPA

07 Dicembre 2014

Roma 6 Dicembre 2014 Corsera.it di Matteo Corsini

E' ormai chiaro l'Italia si appresta ad uscire dall'Euro,ma sopratutto a determinare la fine dell'Unione Europea fino a come oggi l'abbiamo immaginata.Il motore delle elezioni politiche si scalda e il malcontento della societa' civile italiana e' alle stelle.La crisi economica e'  insopportabile,il debito pubblico insostenibile,la moneta unica frena le esportazioni ma sopratutto gli investimenti nel paese piu' bello del mondo.L'Unione europea ha portato acqua soltanto al mulino dei tedeschi favorendo le esportazioni della loro tecnologia avanzata mentre i paesi piu' deboli europei sono rimasti a guardare affamati e con il rischio di uno shock sistemico.Il panorama politico italiano e' unanime la classe poliica ormai consapevole che l'Italia deve abbandonare l'euro a qualsiasi condizione quali siano le conseguenze, tanto peggio di cosi' non si puo' andare.Da Beppe Grillo ....

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UE LIBERIAMOCI DELLA CULONA ROMPICOGLIONI ANGELA MERKEL ITALIA FRANCIA RIFORME INSUFFICIENTI

UE LIBERIAMOCI DELLA CULONA ROMPICOGLIONI ANGELA MERKEL ITALIA FRANCIA RIFORME INSUFFICIENTI

07 Dicembre 2014

Le riforme in Francia e in Italia sono insufficienti. Lo afferma la Cancelliera tedesca Angela Merkel in un'intervista al Die Welt. La Commissione Ue - dice - "ha stabilito un calendario secondo il quale Francia ed Italia dovranno presentare ulteriori misure. Questo è giustificato perché i due Paesi stanno attraversando effettivamente un processo di riforme. Ma la Commissione ha ribadito anche che quanto presentato sul tavolo fino ad ora non è sufficiente. Parere che io condivido".

Questa l'ultima dichiarazione della cancelliera tedesca Angela Merkel su italia e Francia.Malgrado i due paesi vivano un periodo di crisi economica senza precedenti la Germania continua a schiacciare il pedale delle riforme che malgrado sia condivisibile non lascia scampo ai cittadini che si sono caricati il fardello di una tassazione insostenibile.Impossibile continuare a permanere nell'Unione Europea senza una Banca centrale all'altezza dei suoi compiti.

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