Roma Piazza di Spagna scontri tifosi Feyenoord reparti della celere.Non appena sono sopraggiunto a Piazza di Spagna di pari passo al reparto della celere che risaliva da Via dei Condotti,un senso di vuoto, di nausea, di confusione mi ha accerchiato la testa.La vista della pattumiera a cielo aperta mi ha scosso, le urla bercianti dei tifosi asserragliati intorno alla fontana l'odore acre dei fumogeni il chiasso assordante di un esercito di unni vandalici che avevano occupato la citta'.Ho provato una profonda irritazione dentro di me e l'istintivo sentimento di odio per quella gente.Ma erano fermi ubriachi giovani gli occhi arrossati molti di loro anche obesi quasi stoccafissi.Della civile Olanda l'altro giorno a Piazza di Spagna c'era una folta rappresentanza di giovani ubriachi dallo sguardo spento fisso nel vuoto senza futuro.Tra quei giovani che non ho potuto conoscere c'era forse anche tristezza abbandono frustrazione.Della memoria di quegli scontri c'e' tra tutte l'immagine indelebile di un ragazzone alto e grosso che fa la linguaccia,catturato dalla celere,le mani legate dietro la schiena dondolante sul busto ubriaco lo sguardo quasi obnubilato dall'alcool.Non l'ho visto fare violenza contro nessuno l'ho visto scappare intimorito dalla carica della polizia gettarsi in terra coprirsi il volto con le grosse braccia tatuate.Mi ha guardato lui stava in silenzio non urlava,due poliziotti sopra di lui .Non urlava non diceva nulla stava in silenzio.Era uno dei tanti ragazzi di Rotterdam la citta' portuale dove probabimente la monotonia della vita la frustrazione l'assenza del futuro annichilisce l'animo umano fino a rendere questi giovani vandali senza ragione sentimenti amore per nessuna cosa.La civile Olanda la societa' all'avanguardia ha mostrato i denti un mostro sociale rancido puzzolente ubriaco grasso viscido che si nutre di bottiglie di alcool piscia sui muri rutta urla berciante un dolore insopportabile delirante talmente sporco crudele che in qualche modo in mondovisione cercano di rendere noto.Ripercorrendo con la memoria quelle scene provo angoscia ribrezzo ma anche pena per quei ragazzi di Rotterdam i portuali senza futuro la cui vita gira intorno sopra e a fianco delle grandi navi che arrivano da ogni parte del mondo portando fortuna speranza scaricano enormi camion di questa materia ma poi ripartono lasciando nella disillusione quei giovani portuali di Rotterdam la cui vita diventa inscindibile con il porto fin da bambini,da quando per la prima volta con lo sguardo oltre la finestra catturato dalla meraviglia del pennacolo di fumo che fuoriesce dalle grandi navi in navigazione domandano ai genitori " che cosa e' ?" "Una nave figlio mio la conoscerai presto."
La celere romana ha fatto un lavoro straordinario ha colpito senza crudelta' senza esaperazione perche' in fondo i ragazzi agenti di polizia hanno incontrato ragazzi come loro: i portuali di Rotterdam forse troppo ubriachi troppo soli privi di spiritualita' simili ad animali osaceni.La civile Olanda deve fare molto di piu' se vuole immaginare di essere una societa' evoluta ,lavorare per migliorare le condizioni sociali di quei portuali lasciare che quelle navi entrino in porto scaricando insieme alle mercanzie di ricchezze,anche la speranza di un futuro migliore per i giovani di Rotterdam diventati bestie dalla giostra di un lavoro usurante che non lascia nulla dentro di loro,non insegna che a sopravvivere tra pugni calci sputi ubriacature violente.Lo abbiamo visto capito la grande illusione di questa Olanda moderna che mostra un volto del tutto diverso da quello con cui cerca di mascherarsi.
Matteo Corsini
Leggi la notiziaL'Isis ha decapitato il secondo reporter giapponese Goto mostrando l'efferato delitto al mondo intero.Non c'e' che dire io penso alla madre che ha visto il figlio morire sgozzato coma un animale.Non so cosa stiano facendo le autorita' internazionali cosa ancora si debba attendere per annientare l'ISIS i suoi adepti i criminali che alimentano l'odio contro il mondo occidentale.Siamo attoniti difronte all'immane tragedia che ogni giorno rimbalza dai media di tutto il mondo dinnanzi alla ferocia di questo boia Jihadi Jophn o come diavolo si chiama.L'Europa gli USA il Giappone adesso devono fare in fretta eliminare dalla carta geografica lo stato del terrore mondiale.
In un nuovo video distribuito sabato sera lo Stato Islamico mostra l’esecuzione del giornalista Goto, il secondo ostaggio giapponese decapitato. Il video è molto più breve degli altri, meno strutturato e sicuramente meno sofisticato. Il boia, Jihadi John, usa un linguaggio più cruento del solito “siamo assetati del vostro sangue”, una frase che vuole terrorizzare gli occidentali e nello stesso tempo rinvigorire i seguaci dello Stato Islamico che questa settimana ha perso Kobane e che, a detta degli americani, si trova in difficoltà sia in Siria che in Iraq.
Ma ciò che colpisce maggiormente è il riferimento alla grande coalizione, la minaccia non è diretta solo al popolo ed al governo giapponese ma a tutti i membri della coalizione. Cambia dunque l’enfasi ed il “nemico” dell’Isis assume sembianze che ricordano quello di al Zarqawi ed al Qaeda in Iraq, l’Occidente e le forze di coalizione da questo messe insieme per ridisegnare la mappa politica dell’Iraq.
Forse ci troviamo di fronte ad una svolta strategica. Il modo in cui sono state gestite le negoziazioni per il rilascio dei due ostaggi giapponesi è diverso da quello usato per gli ostaggi italiani, turchi ma anche americani ed inglesi. Con i governi che tradizionalmente pagano i riscatti, tra i quali c’era anche il Giappone, lo Stato Islamico aveva usato metodologie tradizionali, negoziava in privato, lontano dagli occhi dei media e sicuramente senza coinvolgere la popolazione. Con gli americani e gli inglesi, invece, la provocazione era mediatica, per mettere a nudo le divergenze di tattiche, queste infatti sono le due nazioni che non trattano con i terroristi ed ancor meno con lo Stato Islamico.
Leggi la notizia16.03 il nuovo governo greco "contesta" il piano di austerità imposto dalla troika "non solo perché non è buono per la grecia, ma perché è negativo per tutta l'europa". lo afferma il ministro delle finanze, varoufakis, in una intervista al settimanale greco to vima. "non dimentichiamo che questa non è solo una crisi greca-chiosa-abbiamo l'italia il cui debito non è sostenibile, la francia che sente il fiato della deflazione sulla nuca; anche la germania è entrata in deflazione". - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-fb173aa8-2781-42ed-9663-84979477b8c2.html
Le elezioni in Grecia hanno dato inizio alla rivoluzione europea contro l'austerity il rigore teutonico.Il ministro delle finanze greco Varoufakis e' un eroe europeo un politico che dimostra di avere il senso delle cose di vedere la realta' di essere sceso tra la gente e di non perdersi nei panegirici del politichese.L'europa esce a pezzi dall'esperienza della moneta unica la sua economia e' entrata in stallo in crisi la deflazione percuote come vento gelido paesi che hanno vissuto nel benessere per anni.Il debito pubblico si risana con un'economia forte capace di creare benessere per la gente .Il rigore germanico ha impoverito devastato l'Europa l'ha incendiata distrutto l'equilibrio precario delle famiglie condotto milioni di persone sulla soglia della poverta'.La rivoluzione greca e' un'opportunita' per tutti noi per ribadire se ancora ce ne fosse bisogno che la stada percorsa fino ad oggi e' sbagliata.Roma Risorge si unisce alla rivoluzione greca in nome del popolo italiano.
Leggi la notiziaParigi 13 Gennaio 2015 Corsera.it di Matteo Corsini
La strage di Charlie Hebdo sara' forse ricordata anche come la scintilla da cui scaturì una guerra interna senza confini, la Guerra tra la Francia e i fanatici islamici .Ci domandiamo se tutto questo ne vale la pena,se la difesa ad oltranza della liberta' di satira giustifichi poi le reazioni devastanti dei terroristi delle organizzazioni criminali che vedono nella reazione l'unica investitura per la loro follia.Mi domando se dopo le morti atroci di giornalisti di redattori di vignettisti Charlie Hebdo non avrebbe dovuto al contrario osservare un periodo di lutto di silenzio di conservazione degli affetti di riparo alal speculazione alla dirompente violenza quella psicosi che pare oggi avviluppare la Francia in un carosello vertiginoso di panico paura indeterminazione del futuro.Mi domando se tutto questo abbia poi un grande senso se al contrario l'episodio della strage doveva essere ricordato con una bella e imponente manifestazione ma che la pubblicazione di nuove vignette su Maometo non sia un ulteriore motivo di contrasto di contrapposizione di focolaio di una guerriglia urbana di cui francamente nessuno ha bisogno.La Francia e' scesa in guerra contro un nemico invisibile che fa della propaganda la sua arma migliore nella reazione violenta a cio' che considera blasfemo provocatorio la sua ragione di esistere.Mi domando se Charlie Hebdo fosse uscito listato a lutto senza vignette provocatorie ma memoria indistruttibile per le vittime di una violenza assurda ingiustificata che umilia l'essere umano lo calpesta ne ferisce l'anima profondamente.Mi domando se tutto questo ha oggi una valida ragione di esistenza di resistenza ad un fenomeno patologico come il fanatismo religioso che dovrebbe essere sedato lasciandolo cadere nel vuoto reagendo duramente con il lavoro repressivo dell'intelligence non altro.La Francia e' investita ormai in una Guerra Santa che non ha confini perche' si ...
Leggi la notiziaI due presunti autori della strage di Charlie Hebdo i fratelli Said e Cherif Kouachi sono spariti nel nulla svaniti come fantasmi lasciando di stucco le autorita' francesi che per tentare di acciuffarli hanno organizzato la piu' grande caccia all'uomo che la storia ricordi dispiegando su territorio oltre 90 mila uomini armati tra teste di cuoio gernarmi poliziotti e alcune unita' antiterrorismo dell'esercito.I due fraterlli Kouachi potrebbero essere gia' morti ammazzati dai veri autori della strage che su di loro hanno fatot piovere ogni indizio lasciando appositamente la loro carta di identita' in una delle auto utilizzate per la fuga dal luogo del massacro.Il ritrovamento della carta di identita' unico indizio per la polizia francese ha dunque funzionato spingendo le ricerche verso Reims luogo di residenza dei due fratelli Said e Cherif.I veri killers sono forse al sicuro in un covo segreto nel cuore di Parigi o forse ormai lontani perche' sebbene l'incredibile dispiegamento di forze sia stato organizzato fin da subito ogni ricerca per adesso e' fallita.Una beffa per la polizia francese che e' all'inseguimento di due fantasmi due ragazzi che forse sono gia' cadaveri da qualche giorno.Impossibile immaginare che dei professionisti cosi' spietati abbiano perduto la loro carta di identita' impossibile immaginare un errore cosi' enorme e fatale per la loro sopravvivenza.Gli uomini del commando entrato in azione nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo avevano dei complici che hanno coperto loro le spalle e la fuga rocambolesca nel cuore di Parigi.I killers i veri autori della strage sono al sicuro in un covo segreto da cui potranno uscire indisturbati non appena le acque si saranno calmate.Nessuno sa chi sono, malgrado il mondo conosca i loro volti.Ma i due fratelli Said e Cherif Kouachi sono ancora vivi?
Corsera.it esclusiva mondiale
Leggi la notiziaUn Airbus A320 della compagnia aerea low cost malese AirAsia è scomparso domenica con 162 persone a bordo mentre era in volo fra l’Indonesia a Singapore. Lo hanno reso noto le autorità locali e la compagnia. A bordo c’erano 162 persone tra cui 16 bambini e un neonato, nell’elenco passeggeri non figurano italiani. Jusuf Kalla, vicepresidente indonesiano, a 10 ore dalla scomparsa ha spiegato: «È molto probabile che ci sia stato un incidente, ma non abbiamo alcuna informazione che indichi dove sia precipitato». Secondo un esperto di previsioni dell’Agenzia meteorologica e geofisica di Giacarta, dense nubi tempestose sono state registrate nella zona dove è stato perso il contatto. «Potrebbero esserci state turbolenza, fulmini, forti venti sia verticali sia orizzontali, all’interno di nubi del genere»,.
- E' un italiano, Argilio Giacomazzi, 62 anni, della Spezia, il comandante della Norman Atlantic, la nave traghetto in fiamme nel Mare Adriatico. Lo conferma la figlia Giulia. "Non vediamo l'ora di poterlo riabbracciare". Sono momenti molto difficili per la nostra famiglia ma sono certa che mio padre ha fatto e sta facendo tutto il possibile per mettere in salvo equipaggio e passeggeri", ha aggiunto la ragazza.
Hong Kong, 24 dic. - Babbo Natale ha anticipato il Natale ad Hong Kong. L'autista di un portavalori blindato ha dimenticato di chiudere bene il portellone posteriore e ha perso in strada decine di scatole contenenti banconote per un controvalore di oltre 1,6 milioni di euro. L'inattesa manna ha spinto decine di persone ad inchiodare e a gettarsi a rincorrere le banconote. La polizia e' intervenuta il piu' rapidamente possibile per fermare l'assalto ai 15,23 milioni di dollari di Hong Kong. Al momento manca ancora una stima di quanto sia stato recuperato e quanto sia finito nelle tasche dei presenti. Il capo della polizia della citta' Wan Siu-hung ha spiegato che solo all'arrivo a destinazione l'autista del portavalori si e' accorto di quanto era successo. Gli investigatori hanno annunciato che useranno i numeri di serie delle banconote per identificare i razziatori che rischiano fino a 10 anni di carcere se non restituiranno l'inatteso dono. .
Leggi la notiziaGinevra, 12 dic. - E' di 18.188 casi di contagio,di cui 6.583 morti, il nuovo bilancio del virus ebola in Guinea, Liberia e Sierra Leone, fornito dall'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms). Il dato e' aggiornato allo scorso 10 dicembre. Negli altri Paesi il numero dei morti e' rimasto invariato: 6 in Mali, uno negli Stati Uniti e 8 in Nigeria, Paese quest'ultimo dove e' stata debellata l'epidemia. In Sierra Leone sono stati contati 8.069 casi di contagio e 1.899 morti. In Liberia, il secondo Paese dell'Africa occidentale piu' colpito dell'epidemia, i contagiati sono 7.765 e 3.222 i morti. In Guinea 2.354 casi di ebola e 1.462 morti. .
Leggi la notiziaWashington, 6 dic. - Il mal di gola e' uno dei classici fastidi invernali che colpisce tutti. Ma se sei il presidente degli Stati Uniti allora non ti limiti a prendere una pillola o a fare i gargarismi. No. Vai in ospedale per effettuare 'test diagnostici'. E' quanto e' successo oggi a Barack Obama che su consiglio dell'archiatra presidenziale, il dottor Jackson, e' andato al Walter Reed, prestisiogo centro ospedaliero militare di Washington. Lo ha reso noto il portavoce della casa Bianca Josh Earnest sottolineando che non era 'urgente' ma sarebbe comunque stato meglio fare i test, anche perche' 'il presidente aveva del tempo libero nel pomeriggio'. .
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