CorSera.it by Matteo Corsini
Mi domando se le banche d'affari chiamate al capezzale del Monte dei Paschi di Siena siano dei bookrunners o dei bookmakers da ippodromo.
Monte dei Paschi di Siena l'aumento di capitale si rivela un buco nell'acqua ,la banca nel cratere da 320 mila miliardi di lire passivita'. Non poteva funzionare l'aumento di capitale sul mercato ,lo sapevano tutti,i global coordinator,i bookrunners,una pletora di banche che si azzannerà 450 milioni di euro,800 miliardi di lire per non aver fatto quasi nulla.Lo scenario allarmante è quello di una nuova Lehman,una banca che è trascinata negli abissi da una zavorra da 160 miliardi di euro di passività,molti dei quali sono già crediti deteriorati,ancora non inseriti in bilancio per non appensantire ulteriormente il deficit patrimoniale.Il govereno si appresta pertanto a chiedere l'autorizzazione in Parlamento, per sfondare il debito pubblico per oltre 40 mila miliardi delle vecchie lire. Ma non sarà sufficiente per restituire equilibrio finanziario alla banca piu' antica d'Italia o come qualcuno immagina del mondo.
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Come detto fatto,anzi dire accaduto.Il fondo Atlante si tira indietro dall'operazione di senior bridge loan del Monte dei Paschi di Siena, in evidenza i 27 miliardi di NPL non sono sufficienti a cauterizzare l'ammontare senza fondo dei crediti deteriorati.Il buco nero di MPS entro fine anno sarà ben peggiore dei 27 in via di cartolizzazione, si parla di una forbice tra i 10 e i 15 miliardi di euro,tanti sono i soldi che il Ministero del Tesoro si appresta a rendere disponibili per far fronte alla crisi dell'istituto di credito senese.
Leggi la notiziaRoma 18 Dicembre 2016 aggiornato a ore 23.17 Corsera.it by Matteo Corsini
Monte dei Paschi di Siena ,al via tra poche ore l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro.Oggi è intervenuto Cristoph Schmidt,consigliere economico della Angela Merkel,secondo il quale la banca senese "dovrebbe essere salvata dai creditori e non dai contribuenti". In effetti, le regole per il salvataggio delle banche in stato di crisi, sono state appena determinate in Europa e la loro violazione costituirebbe un serio imbarazzo per noi e irritazione per la Germania, che soffia sul rispetto sostanziale delle regole.Il fallimento dell'aumento di capitale di MPS, spingerebbe inevitabilmente lo Stato ad aumentare la sua partecipazione nella banca,evitando così il burden sharing,ovvero l'anticamera del bail in.
corsinicase@gmail.com (Nella fotografia dr.Matteo Corsini presidente di Corsini real estate specializzato in NPL acquisto crediti interi stabili alberghi negozi centri commerciale in tutta Italia e servizi di intermediazione settore alberghiero commerciale franchising immobiliare Roma Milano Bologna Firenze Montecarlo)
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Venezia, 16 dic. - La Bce ha chiesto a Veneto Banca di avere, dal 31 marzo 2017, un Cet1 pari all'8,75%, costituito dalla somma del requisito minimo regolamentare di Pillar I del 4,5%, di un requisito aggiuntivo in materia di fondi propri del 3,00% (Pillar 2 Requirements - P2R) e del requisito combinato di riserva di capitale dell'1,25% per l'anno 2017 (Capital Conservation Buffer -CCB). Inoltre, sempre su base consolidata, si richiede il rispetto di un requisito minimo di Totale Fondi Propri (Total Capital Ratio - TC) del 12,25%. Le decisioni sono state comunicate a conclusione dello Srep, il processo annuale di revisione e valutazione prudenziali. La Bce ha chiesto a Veneto Banca anche di mantenere un coefficiente minimo di copertura della liquidita' ('Liquidity Coverage Ratio - LCR') di almeno 10 punti percentuali superiore al requisito minimo regolamentare (80% a decorrere dal 1 gennaio 2017), l'aggiornamento del Piano Strategico e l'adozione di un Piano Operativo teso a ridurre i Non Performing Loans. .
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Crisi.Come uscire dalla moneta unica senza farsi male.Tutti gli scenari e le modalita' di attuazione.Che cosa è " l'economia elementare" e le sue funzioni.La fotografia oggi è quella di un paese uscito da una guerra,questa che stiamo vivendo da oltre 5 anni, è la piu' grande aggressione politica che il nostro paese ha subito dalla seconda Guerra Mondiale in poi.
Il tourn around dall'euro alla lira,oggi sarebbe possibile,anche grazie al prezzo del petrolio,sceso moltissimo negli ultimi due anni.Se uno dei motivi principali di scetticismo nel caso di un recesso dalla moneta unica era quello relativo al costo del nostro fabbisogno energetico,in questo momento sarebbe un problema inesistente.Per quanto attiene alle materie prime,queste potranno continuare ad essere acquistate in dollari, in euro, o nelle monete locali.Moltissime delle nostre principali aziende esportatrici, da anni hanno gia' delocalizzato le loro produzioni all'estero,dunque il fattore dei costi di produzione rimarrebbe inalterato.Al contrario, una drastica svalutazione della moneta interna,consentirebbe al settore turistico ricettivo di rifiatare,con una compensazione nella bilancia commerciale a nostro favore per circa 250 mila miliardi annui.
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Referendum.Fin dalle prime ore del mattino era chiaro che la straordinaria affluenza alle urne indicava che il fronte del NO si stava ingrossando.Il malcontento sociale,la rivolta contro il governo si stava concretizzando nel foto referendario.La vittoria del NO provocherà,come tutti noi sappiamo ,un un lungo periodo di instabilita' dei mercati,con gravissime conseguenze sulla tenuta del nostro debito pubblico.Gli italiani adesso devono preoccuparsi di questo e credo che Matteo Renzi nel suo discorso a caldo dopo la sconfitta,abbia fatto bene a sottolineare che chi ha vinto si assume la responsabilita' di un paese sull'orlo del baratro.Purtroppo andremo incontro ad un periodo difficilissimo,e la speculazione cercherà di far vacillare l'Italia e insieme all'intero sistema europeo.Mi chiedo se questa volt ail bazooka di Mario Draghi sara' sufficiente a sostenere il nostro paese dalla crisi finanziaria che ci investrira' come uno tsunami.
Leggi la notiziaVeniamo da un lungo periodo di fuochi pirotecnici.quando in Italia imperversava la bolla immobiliare.Periodo che venne contraddistinto da mirabolanti operazioni immobiliari tra gruppi privati finanziati dalle banche,quelle che oggi sono sull'orlo del default, e che si stringono in alleanze strategiche, per riempire i bilanci dell'una con la merda dell'altra.
Leggi la notiziaL'aumento di capitale di Unicredit sara' di quasi 20 mila miliardi la manovra finanziaria di un paese come l'Italia.L'intero sistema bancario italiano si puo' dire fallito e nessuno ancora ne parla.I bilanci di queste imprese sono affogati da centinaia di miliardi di euro di proprieta' immobiliari il cui valore si e' dimezzato.Ma in controtendenza il mercato immobiliare ,proprio in questa fase di crisi,tende a riequilibrarsi e riprende tono vigore .
Leggi la notiziaLONDRA (Reuters) - Gli istituti di credito italiani in difficoltà stanno offrendo grandi opportunità di profitto alle banche d'investimento, con il Monte dei Paschi di Siena che si appresta a pagare tra le commissioni più elevate quest'anno in Europa per organizzare il suo impegnativo piano di salvataggio.
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Corsera.it di Matteo Corsini.
Le notizie finanziarie della giornata mi pare che non fanno altro che aggiungere benzina nel fuoco che divampa ormai da anni nella struttura stessa del nostro sistema economico, oltre che in quello bancario,spazzato via da una mediocre quanto insufficiente politica dei nostri governi.Su MPS mi pare che sono stato un facile profeta,definendola il gigante Titanic "urtato da un iceberg da 100 miliardi " , infatti titolo di Piazzetta Salimbeni e' andato in DIVESELLING di oltre il 16% .Non c'e' dubbio che l'intero settore bancario risente della crisi economica italiana, ma sopratutto della deflazione originatasi dai rigidi parametri di conservazione del potere di acquisto dell'euro.
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