New York 21 Nov.Ora 9.54 E.T.(corsera.it) A cura di Matteo Corsini.
Non si ferma la caduta libera dell'istituto bancario Citigroup,uno dei colossi mondiali per capitalizzazione he fino a tre giorni fa era di 276 miliardi di dollari e oggi è sceso ad appena il suo 10% del valore.I vertici della banca continuano ad assicurare il mercato circa lo stato di salute dell'istituto,ma le analogie con i botti stellari di Lehman Brothers e Bearns Sterns sono simili e proprio questo Effetto Similitudine che sta creando il panico in borsa e facendo crollare il titolo.La similitudine per gli investitori è il preludio della tragedia,la scoperta che i conti non siano in regola e che l'attuale patrimonializzazione della banca non sia sufficiente a garantire perdite e svalutazioni.Anche il Principe AL Waleed sarebbe ormai convinolto nel crollo con una superesposizione e lo stesso rampollo della famiglia reale saudita si sta sgolando ai quattro venti sostenendo che Citi è una banca solida e appetibile in quanto sottovalutata.C'è da credere e non credere anche alle parole dell'amministratore delegato Vikram Pandit nell'occhio del ciclone come molti dei suoi compagni managers della vecchia finanza americanam,perchè se il baco è lo stesso è inevitabile che la banca non potrà salvarsi perchè sono minate le fondamenta della fiducia.Nessuno crede più a nessuno ed essendo l'azienda quotata in borsa il suo valore presto si potrebbe azzerare lasciando nelle mani degli speculatori un ghiotto spezzatino,come del resto è stato per Lehman.Il capitalsmo selvaggio si sta rivitalizzando sulle spalle degli azionisti di mezzo mondo,lascia il cadavere esangue e si rinnova vendendo membra e organi ai concorrenti,dove arrivano anche i managers pagati a peso d'oro.
Leggi la notizia